version:1.8 Osservazioni sul mondo Dalla notte in cui il mondo tremò e molti villaggi Indù, come anche quelli di altre nazioni, vennero gettati in questo strano mondo, ho pregato la Dea per ottenere la comprensione e la saggezza sulla natura e lo scopo di questo mondo. Credo che Lei abbia udito le mie preghiere quando mi inviò un giovane e prode esploratore, il cui lavoro è stato inestimabile per la raccolta di informazioni presenti in questo documento. Poiché la realtà in questo mondo è più illusoria di quella presente nelle nostre terre di provenienza, d'ora in poi la chiamerò "Maya" - il mondo dei sogni. NEW_PAGE Descrizione generale di Maya Come è stato ampiamente notato fin dal nostro trasferimento in questo mondo, Maya sembra una distesa di terra sconfinata dai tratti regolari, senza stagioni, montagne elevate, oceani profondi o qualsiasi grande varietà. Posso anche aggiungere che, sebbene sia senza confini verso i quattro punti cardinali, abbiamo dimostrato che non si estende più di novanta altezze di uomini in direzione del cielo e di trenta di profondità nel suolo. È chiaro che non è come il mondo in cui siamo nati, ma qualcosa lo rende simile ad esso. È fertile e sembra destinato a dare sostentamento agli uomini come noi. NEW_PAGE Gli animali e le piante che si trovano in Maya Le ricerche nei vari territori presenti in Maya hanno mostrato un fatto notevole: mentre questo mondo contiene solo una minuscola porzione delle piante e degli animali che conoscevamo sulle sponde del Gange, quasi tutto è direttamente utile alla gente del nostro villaggio. Persino i fiori, presenti in due sole specie, ci forniscono preziose tinture rosse e gialle, più vivide di quelle che conoscevamo prima. Le creature dotate di più arti, che nuotano solitarie nei vuoti oceani, forniscono una tintura nera, e, nonostante l'aspetto spaventoso, non è noto alcun loro attacco. Da tutto ciò posso solo concludere che il mondo Maya sia stato fatto, almeno in parte, per noi umani. Solo un Dio o una Dea può aver creato questo universo, e credo che l'abbia fatto per un buon fine. NEW_PAGE Il Male in Maya Sebbene io creda che questo mondo sia la creazione di una divinità benevola, vi è entrato anche parecchio Male. Il mio esploratore ha incontrato molte di queste creature, durante le sue ricerche, e non gli sono mai sembrate appartenere a Maya. Nei nostri paesi perduti, bene e male erano mischiati ovunque – la tigre che divorava gli abitanti del villaggio era la stessa che nutriva il suo cucciolo, la pioggia che ci garantiva un buon raccolto era la stessa che allagava la valle. Qui la separazione è così forte che persino un bambino può riconoscerla. Devo perciò concludere che non c'è una sola mano a lavorare in Maya, ma due – una buona che ha creato queste terre, ed un'altra che l'ha popolata con creature da incubo? La seconda è un grande demone, come la potente Ravana? Non lo so. NEW_PAGE Lo scopo celato dietro Maya Ho focalizzato i miei sforzi sulla descrizione di Maya invece di spiegarlo perché, prima della mia vocazione come sadhu, giace la mia formazione da naturalista, secondo cui per comprendere bisogna anzitutto osservare. Eppure non posso che fare congetture sullo scopo di tutto ciò – questa nuova terra creata per gli uomini, popolata da gente portata via da molto lontano, dalle nostre terre d'origine. Cos'è il nostro Dharma qui? Ricostruire i nostri paesi di provenienza come li ricordiamo? Essere più onesti con se stessi di quanto lo fossimo prima? Dobbiamo combattere il male che vediamo, dobbiamo ripulire queste terre dalla sua presenza? Non posso fare altro che pregare per ricevere un consiglio, e sperare che uomini più saggi di me avranno successo nel rivelare il volere divino che ci ha condotto qui.